L’Alitosi, conosciuta comunemente come “alito cattivo”, è un disturbo che colpisce quasi il 50% della popolazione adulta, in modo particolare durante le prime ore del mattino.
In molti casi, il cattivo sapore e odore del mattino è di tipo transitorio ed è imputabile alla proliferazione notturna di batteri del cavo orale che producono dei gas che fuoriescono dalla bocca quando si parla o semplicemente durante la respirazione.
In altri casi, l’Alitosi è persistente ed è considerata patologica. Il più delle volte chi è affetto da alitosi non percepisce il problema, ma le persone che lo circondano si. Ne consegue una scarsa qualità della vita sociale e delle relazioni.
Quali sono le cause dell’alito cattivo?
Ormai da più di vent’anni, è stato dimostrato come in circa il 90% dei portatori le cause siano da attribuire alla stessa cavità orale, mentre il restante 10% ha origine dall’alterazione della flora batterica di stomaco o intestino oppure è determinata da malattie dei polmoni o dei reni.
Per quanto riguarda le cause principali dell’Alitosi, esistono altri fattori intra-orali, quali:
- la patina linguale: sulla lingua (nella parte più posteriore) si accumulano più facilmente residui di cibo e batteri e così sulla stessa avviene un lento ma continuo stratificarsi di placca contenente diverse forme batteriche, tra cui quelle, appunto, che producono zolfo volatile;
- le tonsille: presentano piccoli anfratti che sono delle tortuose invaginazioni che dalla superficie si introflettono formando una piccola sacca che a sua volta raccoglie cellule morte e particelle di corpi estranei con grande facilità;
- la xerostomia: è frequente l’Alitosi nei Pazienti con scarsa produzione di saliva (xerostomici); la saliva generalmente tende a diluire proprio i composti di zolfo volatile e di conseguenza una saliva abbondante può mascherare l’Alitosi per una maggiore diluizione dello zolfo volatile.
Invece, tra le cause extraorali che possono causare Alitosi, è importante ricordare le patologie sistemiche quali il Diabete mellito, l’Insufficienza renale cronica o l’Insufficienza epatica, oltre alle Malattie broncopolmonari o gastroenteriche.
Una diagnosi accurata
In caso di Alitosi, è quindi importante rivolgersi al proprio Dentista di fiducia che saprà eventualmente consigliare Specialisti o Clinici in grado di effettuare la diagnosi appropriata, nel caso la patologia sia particolarmente importante.
Il trattamento dell’Alitosi deve essere infatti preceduto da una diagnosi accurata, dal momento che le implicazioni sono di pertinenza non solo odontoiatrica, ma anche di Medicina generale.
Come curare l’igiene orale per prevenire l’alito cattivo?
Se il problema nasce dalla bocca, è fondamentale innanzitutto una seduta di igiene orale professionale, che puoi prenotare cliccando qui a 58 €.
In questo senso gioca un ruolo fondamentale il Dentista nel risolvere i diversi fattori possibili scatenanti l’Alitosi, in particolare, cercando di arrestare la progressione della malattia parodontale, riducendo la carica batterica presente, attraverso l’igiene professionale e le istruzioni per l’igiene orale domiciliare, rimuovendo le cause che possono costituire fattori ritentivi per placca e/o residui di cibo (manufatti protesici decementati, restauri incongrui, presenza di Carie, ecc.), consigliando il paziente di modificare le sue abitudini non corrette (come fumo, alcool e cattiva alimentazione) ed evidenziando in esse la causa del suo cattivo alito.
Una volta individuata la causa, il Paziente riceverà un attento protocollo di igiene orale domiciliare da seguire, che prevede:
- spazzolamento dei denti, possibilmente dopo ogni pasto, per almeno tre-quattro minuti con tecnica adeguata;
- pulizia adeguata del dorso della lingua con l’apposito strumento (grattalingua);
- uso del filo interdentale (almeno una volta al giorno);
- sciacqui con colluttori, preferibilmente a base di clorexidina, per la pulizia delle gengive, delle mucose orali, della lingua e delle tonsille.
La scelta degli alimenti
Molto utile, allo scopo di contrastare l’Alitosi, risulta inoltre la scelta accurata dei cibi. In particolare è da evitare il consumo di alcuni alimenti, come aglio, cipolla, peperone, carne e pesce affumicati, caffè, birra, vino e superalcolici, cibi che tanto più producono cattivo odore quanto più difficoltosa risulta la loro digestione.
È inoltre consigliabile seguire una dieta equilibrata che preveda il consumo di frutta secca, cereali, verdura e frutta in abbondanza. Vanno fortemente limitati gli alimenti ricchi di zuccheri semplici e carboidrati raffinati.
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