Sei sicuro di saper usare correttamente lo spazzolino?
Ecco 5 consigli su come lavarti al meglio i denti:
1. Spazzolare i denti dopo ogni pasto per un tempo di almeno 3 minuti.
Spazzolare accuratamente tutti i denti sia quelli anteriori che quelli posteriori.
Occorre attendere 30 minuti circa prima di spazzolare i denti, questo per non danneggiarne lo smalto, soprattutto se il pasto è stato a base di cibi acidi e bibite frizzanti.
2. Usare uno spazzolino dalla testina medio-piccola in modo da arrivare in tutte le zone della bocca
E’ preferibile che sia provvisto di setole artificiali di durezza media-morbida. Vanno bene anche gli spazzolini elettrici preferendo testine tonde dal design semplice e di tipo rotante.
3. Sostituire lo spazzolino almeno ogni due mesi.
Le setole si consumano, per cui dopo 6/8 settimane non sono più in grado di pulire adeguatamente i denti, per questo è fondamentale cambiare lo spazzolino.
4. Completare la pulizia dei denti mediante l’uso regolare del filo interdentale o degli appositi scovolini.
Quest rappresentano un sistema insostituibile per eliminare la placca batterica dalle zone interdentali che non possono essere raggiunte dalle setole dello spazzolino.
Il dentista o l’igienista dentale sapranno consigliare il momento corretto per introdurre questa tipologia di presidi domiciliari, il cui uso in età infantile di norma non avviene, ma si introduce negli adulti. Il momento giusto per iniziarne l’utilizzo viene generalmente indicato dal dentista/igienista.
Gli scovolini, invece, vengono utilizzati in genere in pazienti con problematiche parodontali che presentano ampi spazi interdentali oppure nei pazienti ortodontici per la pulizia tra gli attacchi e tra attacchi e arco ortodontico, ovvero in generale in casi particolari laddove il filo non risulta efficace ma comunque sempre su consiglio e precise istruzioni di igienista o dentista.
5. Usare un dentifricio al fluoro
Può rappresentare un altro valido aiuto nella prevenzione della carie poiché rende lo smalto più resistente e contribuisce a renderlo meno sensibile all’azione demineralizzante esercitata dai batteri responsabili della carie.