La visita ortottica è la chiave per una diagnosi precoce e una prevenzione efficace dei disturbi visivi nei bambini, consentendo loro di sviluppare al meglio tutte le potenzialità visive, cognitive e motorie.
Cosa troverai in questo articolo:
- Cos’è la visita ortottica e quando è importante
- Differenza tra ortottista e oculista
- Come si svolge una visita ortottica
- Quando effettuare la prima visita ortottica
- Principali problemi visivi diagnosticati dall’ortottista
- Domande frequenti sulla visita ortottica
Cos’è la visita ortottica e quando è importante?
La visita ortottica è un esame specialistico pensato per valutare l’efficienza visiva e la motilità oculare, cioè la capacità degli occhi di muoversi correttamente e di collaborare tra loro per una visione armonica.
Questo controllo è indispensabile in fase di crescita, perché consente di individuare precocemente problematiche visive che potrebbero condizionare lo sviluppo cognitivo e motorio del bambino.
Differenza tra ortottista e oculista
L’ortottista è un professionista sanitario specializzato nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione dei disturbi visivi funzionali come lo strabismo, l’ambliopia (occhio pigro), i problemi di coordinazione oculare e i deficit di accomodazione.
A differenza dell’oculista, che è un medico e si occupa anche di patologie oculari e di eventuali interventi chirurgici, l’ortottista interviene con terapie riabilitative ed esercizi specifici della visione, collaborando spesso con l’oculista per garantire un percorso di cura completo.
Come si svolge una visita ortottica
La visita ortottica dura circa 30 minuti e prevede una serie di test non invasivi, adatti anche ai bambini piccoli.
Il percorso si suddivide in:
- Esame dell’acuità visiva (capacità di vedere dettagli e oggetti)
- Valutazione della motilità oculare (coordinamento dei movimenti degli occhi)
- Esame dello strabismo (osservazione dell’allineamento oculare)
- Prescrizione di lenti per miopia, astigmatismo e ipermetropia quando necessario
- Stesura di un piano terapeutico con esercizi di riabilitazione visiva o prescrizione di occhiali
Quando effettuare la prima visita ortottica
La prima visita ortottica può essere effettuata a partire dai primi mesi di vita, ma è fortemente consigliata dai 3 anni.
Se durante la visita non si riscontrano anomalie, la successiva può essere programmata intorno ai 6 anni, all’ingresso nella scuola primaria.
La periodicità degli esami successivi sarà concordata insieme allo specialista.
Principali problemi visivi diagnosticati dall’ortottista
Tra i disturbi che l’ortottista può individuare e trattare, troviamo:
- Strabismo
- Ambliopia (occhio pigro)
- Deficit di accomodazione (messa a fuoco)
- Deficit di convergenza (movimento sincrono degli occhi)
Attraverso la diagnosi precoce, si possono evitare complicazioni future e garantire uno sviluppo visivo e motorio ottimale.
Domande frequenti sulla visita ortottica
- L’ortottista cosa fa?: Diagnostica e tratta disturbi visivi come strabismo, ambliopia e problemi di coordinazione oculare.
- Che differenza c’è tra oculista e ortottista?: L’oculista è medico e cura patologie oculari; l’ortottista non è medico e si occupa di riabilitazione visiva e trattamento dei disturbi funzionali.
- Quando andare dall’ortottista?: In caso di sintomi come difficoltà di messa a fuoco, visione doppia, mal di testa ricorrente, affaticamento visivo, sospetto strabismo o occhio pigro nei bambini.
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